La difficile arte del criticare
Stavo leggendo questo post di Michele Piumini e mi sono trovata ad affrontare la stessa identica sensazione provata nel leggere altri post/libri/ecc.
Provo a esprimerla ma con un disclaimer: non è e non vuole essere a sua volta una critica ma una mia opinione, un mio "mi piacerebbe".
Parto dal presupposto che sono d'accordo con le critiche e le revisioni, sono utilissime. Quello che però mi piacerebbe leggere, e non sempre trovo, è la spiegazione dello sbaglio.
Per due motivi:
Provo a esprimerla ma con un disclaimer: non è e non vuole essere a sua volta una critica ma una mia opinione, un mio "mi piacerebbe".
Parto dal presupposto che sono d'accordo con le critiche e le revisioni, sono utilissime. Quello che però mi piacerebbe leggere, e non sempre trovo, è la spiegazione dello sbaglio.
Per due motivi:
- chi sbaglia e chi legge imparano qualcosa dagli errori. Io per esempio non ho visto immediatamente la svista in "the day after Xmas" (è Santo Stefano, NON San Silvestro) e per qualche minuto mi sono chiesta cosa stesse dicendo...
(Confesso: ho passato dieci minuti di crisi esistenziale) - chi scrive guadagna in autorevolezza.
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