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Visualizzazione dei post da 2011

Le citazioni della Bibbia in traduzione

Credo che un "problema" risaputo nel campo sia che il traduttore editoriale e letterario debba avere conoscenze enciclopediche. 1 Un esempio lampante sono le citazioni bibliche spesso presenti nei testi anglosassoni. Per un traduttore ci sono diverse difficoltà, non da ultima quella di riconoscerle come tali. In base alla complessità e al tipo di testo, inoltre, dovrebbe scegliere la traduzione (perché la Bibbia è una traduzione continua) più vicina al periodo del testo originale. Forse meno evidente è la cecità che ci portiamo dietro in quanto fedeli (o per lo meno cresciuti in una fede). Le conoscenze di primo livello in ambito religioso, infatti, sono colorate dalla fede in cui si è cresciuti. Quanti sono veramente consapevoli, per esempio, che il Nuovo testamento non è parte della Bibbia? La maggior parte dei cristiani, di qualsiasi denominazione, lo considera la parte "nuova" appunto della Bibbia (Antico testamento). Più complesso, invece, il problema

È sempre colpa del traduttore?

Un po' di tempo fa abbiamo festeggiato gli 80 anni della mia splendida mamma con una festa a sorpresa. Per ragioni varie, quest'anno mi sono limitata a fare in casa solo il dolce, una splendida cheesecake all'arancia. Ho preso la ricetta da un testo che ho in casa da un po' ma che non avevo ancora mai sfruttato. Durante la "lavorazione" sono venuti fuori alcuni problemi che, naturalmente, pur con le dovute cautele (io notoriamente mordo), sono stati addebitati al traduttore. (Avevo due "folletti" d'aiuto, o meglio un nanetto dispettoso e un jester...ma non entriamo nei particolari.) Il libro è Frolla&Sfoglia  di Michel Roux della Guido Tomasi editore .  Il problema che si è presentato è che il ripieno di formaggio è risultato più che doppio rispetto alla capacità della base. Dare per scontato però che la colpa sia in qualche modo del traduttore è per lo meno "razzista". Non voglio difendere la categoria a tutti i costi, nelle

Il genere dei prestiti: maschile o femminile

Per gli aficionados che continuano a chiedersi se font è maschile o femminile e per tutti quelli come me che leggono le grammatiche come un romanzo, Licia  ha scritto un post interessantissimo su cloud . Correre a leggere, please :) PS Per la cronaca, io sono per il femminile ma si sa che ho le regole al posto del cuore.

Guardian: conversazioni con un traduttore

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 Dal Guardian, The publishing professionals Live webchat: a translator answers your questions 12 Oct 2011: Book translator Rosalind Harvey will be answering your questions on Friday 14 October, between 1pm - 2pm.

Birra, sulla intraducibilità della (post molto estivo)

Update: Il Guardian su " Cheers! It's real ale renaissance " Brewers these days are experimenting with new styles and reviving old ones, long forgotten: smooth, highly hopped best and premium bitters ; potent pale ales and India pale ales ; dark, sweet, chocolatey porters , an 18th-century favourite; rounder, softer milds , which died a dismal death in the 60s but are now bouncing back; heavy, grainy, creamy stouts ; fruity, refreshing, pale amber golden ales , a newcomer designed to tempt the dreaded Lagerboy. Bologna, sahara. 40 ° C di giorno. 31 °C la sera. Tre disperati alla ricerca di frescura si trovano all'Ambasciatori e si scontrano, più che con l'afa, con le barriere linguistiche. Di fronte a una weiss rileviamo che le tipologia della birra, infatti, non solo non corrispondono ma possono essere a fatica "spiegate". In Italia, infatti, le birre vengono prevalentemente distinte dal colore e, in seguito, dalla provenienza. Parl

Link salad

Finalmente scopriamo come si scrive Gheddafi (in italiano abbiamo una sola traslitterazione ma in inglese sono oltre cento...) Licia spiega cosa è un compoud .

Una lunga estate

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© Roberto Zarro , esperto in comunicazione ... e foto miciose Le mie scuse. Problemi familiari hanno impedito una normale (per quanto lenta) evoluzione di questo blog. Sono stata assente sia dal lavoro sia dal web, motivo dell'assoluta mancanza di qualcosa da dire. Poiché detesto riempire per forza i lunghi silenzi, ho lasciato scorrere il tempo. Spero di poter tornare presto, ma soprattutto spero di avere qualcosa di interessante da raccontare :) Buona estate

So long, Douglas Adams, and thanks for all the books

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Towel Day 2011 http://www.douglasadams.com/ Douglas Adams on The Guardian Douglas Adams on Wikipedia

L'olio nei testi salutistici

Cortesemente Ilaria ospita un mio post sulla resa di oil  nei testi salutistici. I testi di cucina salutistica stranieri pongono al traduttore la questione di quanto intervenire nella resa in italiano dei termini alimentari. La terminologia, infatti, ha sempre un lato culturale che non si può mai evitare. Prendiamo per esempio un termine apparentemente semplice come oil . Nei libri salutistici, soprattutto stranieri, c'è sempre un'enfasi particolare verso l'abbandono o il minor uso di burro a favore degli oli vegetali. In questi casi la terminologia è di resa relativamente semplice ma le connotazioni devono essere valutare con cura. Se per uno straniero si può parlare semplicemente di olive oil , per un italiano la scelta è più ampia (dall'extravergine alla sansa). Certo "olio di oliva" è una scelta valida ma, in base alla tipologia di testo (e a quanto spingere sull'aspetto salutistico), il traduttore può decidere di renderlo con olio extravergin

Manuale di stile: indice

Non ho l'autorizzazione a pubblicare il manuale di stile di cui parlavo in precedenza. Spero che l' indice vi sia utile comunque .

La traduzione automatica

Ilaria, ospite di una collega , racconta le traduzioni automatiche .

Buon non otto marzo

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Per chi non smette di essere/sentirsi donna (o di desiderare di esserlo) alle 23.59

Il problema dello zucchero: seconda parte di Ilaria Dal Brun

Accogliendo l'invito di Marcella, premetto che io lavoro su libri di salute e benessere, che in genere passano in rassegna vari alimenti classificandoli come benefici o dannosi per la salute. Lo zucchero compare spesso e volentieri tra i secondi, pur con una serie di distinzioni, dai confini purtroppo o per fortuna non sempre netti. Ecco dunque i tipi di zucchero con cui ho avuto a che fare: Sucre de canne complet . Zucchero integrale di canna. Da come la vedo io, con "sucre de canne complet" un autore ha in mente un prodotto specifico, generalmente succo di canna da zucchero nel quale è stata fatta evaporare l'acqua ma che non è stato sottoposto a processi di cristallizzazione e raffinazione. Dicevo che un autore ha in mente un prodotto specifico? Sì, ma non sempre, perché purtroppo non tutti distinguono tra "complet" e il famigerato (per il traduttore) "sucre roux". Sucre roux . zucchero di colore rossiccio. Nei libri di salute

Il problema dello zucchero: prima parte

Piovoso pomeriggio invernale: una tazza di tè accanto, naturalmente in purezza (Darjeeling, autumnal flush). Accanto un volume, Buon Appetito, America , Laurell Evans (Guido Tommasi Editore). A pagina 14 questa sorpendente affermazione. Brown sugar Da non confondere con lo zucchero grezzo, o di canna, lo zucchero bruno [...] non è altro che zucchero bianco mescolato a melassa. L'affermazione è sorprendente perché così netta, senza eccezioni. Al punto da farmi fermare a pensare alle varie mie traduzioni di cucina in cui, ammetto, la resa è "zucchero di canna" o "zucchero grezzo". (In Italia infatti questo tipo di zucchero non è in vendita e lo zucchero bianco ha un sapore nettamente diverso.) Nonostante quello che afferma l'autrice, in linea di principio lo zucchero bruno può essere entrambi, non è certo solo uno zucchero colorato. BBC Food Cook's Thesaurus Princeton Wordnet Wikipedia Probabilmente è una forma di classismo (o meglio cecità cult

The lost art of editing

The lost art of editing The long, boozy lunches and smoke-filled parties are now part of publishing's past, but has rigorous line-by-line editing of books been lost too, a casualty of the demands of sales and publicity? Alex Clark

OT: le donne in Egitto

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Dal post di Lia, le foto delle donne in Egitto

Giorno della memoria

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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare. Bertolt Brecht (Berlino, 1932) Secondo il professor Marcuse, la frase originale è di Martin Niemöller. 1997 Poster from the Syracuse Culture Workers via Prof. Marcuse

Palenque 2011

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Il lungo silenzio è dovuto a questo: Spero sarete comprensivi :P