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Visualizzazione dei post da aprile, 2008

Arretratezza culturale

La settimana scorsa leggevo l'incredibile notizia della traduttrice madrilena che, secondo la casa editrice, modificava il genere di ogni personaggio mentre, a suo dire, si rifiutava di rafforzare gli stereotipi maschilisti. La traduttrice licenziata ha portato in tribunale la casa editrice. La notizia arriva via Translating is an Art (inglese) , non ho letto i giornali spagnoli ma mi viene da dire che la situazione le è sfuggita di mano. A parte l'assurdità della posizione, perché, a mio modesto parere, l'inglese è assolutamente in grado di far capire, nonostante la presenza di parole apparentemente neutre, da che parte sta l'autore, devo dire che per un attimo ho ammirato la traduttrice. La follia si sa ha sempre il suo fascino. :-) Eppure questo mondo è maledettamente sessista e ha una serie di stereotipi culturali ben radicati. Sabato sera: tavolo all'aperto con sette amici (quattro donne e tre uomini) invitati fuori per festeggiare una bella notizia. Sette p

Il purgatorio

Terzo appuntamento con Isabella

La questione annosa delle "Tariffe"

Pochi giorni fa sono entrata in un gruppo online sulla traduzione. Sfogliando i post mi sono ritrovata intristita e seccata allo stesso tempo. Sul gruppo, infatti, c'è un thread dal titolo volutamente provocatorio che affronta - fra le altre cose - il problema "Tariffe". (La maiuscola ormai è d'obbligo.) L'aspetto che mi ha toccato è proprio il fatto che esiste ancora un problema tariffe. Ma la cosa più sorprendente è che a dieci anni dall'arrivo di internet in Italia la comunicazione online soffra ancora degli stessi problemi degli inizi. Mi meraviglia che vi siano ancora troll e flame , indice di una cattiva diffusione della formazione informatica ma anche di scarsa abilità a comunicare. (Dice molto naturalmente anche sul grado di aggressività della nostra società...) In ambito letterario, non in quello tecnico, si pone spesso il problema di come "imporre" un tariffario che permetta guadagni dignitosi. Devo dire che la questione è, a mio modesto a

Online il sito

Per chi volesse avventurarsi è online il sito: www.marcellabongiovanni.it PS Grazie per avermi aiutato a scegliere il template, avete evitato uno spargimento di parole...

L'ora del tè

Su Taccuino di Traduzione un mio contributo sulla cultura del tè. (+/-)

Per essere traduttori

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In rete si trovano molti buoni consigli per diventare traduttori, poiché questa sembra essere una domanda molto comune fra gli aspiranti. Chiunque sia interessato può leggere un post di Chiara o la pagina apposita di Biblit. Io vorrei affrontare un tema che invece sembra interessare meno ma che è ugualmente importante: come essere un traduttore. Naturalmente posso offrire solo qualche spunto, non certo IL consiglio. La prima cosa da chiarire, a se stessi, è cosa si vuole essere: traduttori o Traduttori :-) Spiego l'arcano. Io sono un traduttore (t ben minuscola), non perché non mi impegni abbastanza per diventare un Traduttore, ma perché traduco in diversi settori, anche il tecnico. Per Traduttore intendo una persona che vuole assolutissimamente tradurre solo Alta Letteratura. A questa non so dare molti consigli. (Riverenza e chiusura del sipario. Exit traductor) Se invece volete semplicemente essere traduttori vi posso dire banalmente di essere allo stesso tempo ape e orso. Ors