LinkedIn suicida
Clamorosa gaffe di LinkedIn che ha inviato a tutti i traduttori una richiesta di partecipare a una inchiesta che in realtà nascondeva un'altra richiesta... matrioska style...
What type of incentive would you expect for translating LinkedIn site?
(check all that apply)
Immediate le reazioni con creazione del gruppo "Translators against Crowdsourcing by Commercial Businesses".
Si chiede l'immediata presenza di uno spin doctor al capezzale del moribondo.
What type of incentive would you expect for translating LinkedIn site?
(check all that apply)
- Upgraded LinkedIn accounts
- Translation leader board recognition (You’re the #1 translator of LinkedIn in [language name] based on submitting [number] of translations!)
- Highlight your LinkedIn translation work on your LinkedIn profile (You’re the #1 translator of LinkedIn in [language name] )
- LinkedIn Translator Group Membership
- I would want to do this because it’s fun
- Other (please specify)
Immediate le reazioni con creazione del gruppo "Translators against Crowdsourcing by Commercial Businesses".
Si chiede l'immediata presenza di uno spin doctor al capezzale del moribondo.
Commenti
Probabilmente c'è un timore di concorrenza sleale, dimenticando però che la concorrenza si fa su uno stesso livello (di mezzi, competenze, esperienza...).
Concordo con Luigi Muzii: basta dire di no. O anche abbandonare in massa LinkedIn. Se un traduttore è rimpiazzabile, lo è anche un servizio.
Personalmente trovo che il crowdsourcing possa essere una soluzione per molte piccole società di software opensource.
Non mi sono neanche infuriata come molti colleghi, anzi mi è venuto da ridere. Certo però che dal punto di vista delle pubbliche relazioni hanno fatto una bella gaffe :D
io sono contraria a prendersela con i colleghi che accettano. Sono tante le motivazioni, anche non accettabili da noi ma ugualmente valide.
Del resto la concorrenza e il libero mercato includono anche questi aspetti. Non possono farci comodo solo gli aspetti "positivi" ma non quelli negativi :D
Ciò che io ho trovato assurdo non è il crowdsourcing (vedi Facebook) ma il fatto che sia un sito professionale dedicato a professionisti. La qualità dovrebbe essere al primo posto. Se Facebook viene tradotto male, chi se ne frega (come utente, non traduttore). Il concetto si capirà ugualmente. Ma se un software/sito/altro che pago e che è destinato a professionisti è tradotto alla buona, io mi incazzo e i suoi "autori" perdono in credibilità. È questo è un bel danno... per tutti