Doppiaggio
Il doppiaggio e la traduzione cinematografica sono decisamente un mondo a parte con regole e canali completamente diversi.
Nella mente comune, tuttavia, dietro a un doppiatore c'è comunque un traduttore e quindi, se qualcosa non "suona" (letteralmente) bene, la colpa è mia (come unico rappresentante della categoria a portata di mano... suppongo).
Mi è in effetti capitato di sentire alcune castronerie (in tv) ma in genere al cinema sei così preso che, se ci sono, ti sfuggono. Casi come Millionaire (via Lia e a piè di pagina) sono - credo - abbastanza rari.
Ieri, tuttavia, mi sono dovuta "difendere" perché il mio compagno di merende all'uscita di Gran Torino continuava a bofonchiare contro "salvazione". Possibile che tutte le colpe del mondo (giusto per rimanere in tema) siano del povero traduttore?
Si, "salvazione" esiste. Può non piacere, ma è un termine esistente. Poi chiedo ai colleghi esperti se la scelta è dovuta a:
Per rimanere in tema la mia versione di Indiana Jones aveva un linguaggio abbastanza diverso da quello del film, per questione di mezzi espressivi.
Non avendo i limiti imposti dalla pellicola, ho cercato di usare un linguaggio "filologicamente corretto", quindi da anni '50 (senza però italianizzare troppo, Indy non è di Milano...).
Banalmente se al cinema hanno usato "matusa", io ho preferito "vecchio" perché matusa è un termine rilevato nel decennio successivo.
Nella mente comune, tuttavia, dietro a un doppiatore c'è comunque un traduttore e quindi, se qualcosa non "suona" (letteralmente) bene, la colpa è mia (come unico rappresentante della categoria a portata di mano... suppongo).
Mi è in effetti capitato di sentire alcune castronerie (in tv) ma in genere al cinema sei così preso che, se ci sono, ti sfuggono. Casi come Millionaire (via Lia e a piè di pagina) sono - credo - abbastanza rari.
Ieri, tuttavia, mi sono dovuta "difendere" perché il mio compagno di merende all'uscita di Gran Torino continuava a bofonchiare contro "salvazione". Possibile che tutte le colpe del mondo (giusto per rimanere in tema) siano del povero traduttore?
Si, "salvazione" esiste. Può non piacere, ma è un termine esistente. Poi chiedo ai colleghi esperti se la scelta è dovuta a:
- labiale da rispettare (tesi da me sostenuta per pura difesa della categoria)
- "errore" di traduzione (nel solo senso di aver tradotto con un termine "aulico" salvation che non in tutti i contesti lo è)
- problemi di adattamento
- altro
Per rimanere in tema la mia versione di Indiana Jones aveva un linguaggio abbastanza diverso da quello del film, per questione di mezzi espressivi.
Non avendo i limiti imposti dalla pellicola, ho cercato di usare un linguaggio "filologicamente corretto", quindi da anni '50 (senza però italianizzare troppo, Indy non è di Milano...).
Banalmente se al cinema hanno usato "matusa", io ho preferito "vecchio" perché matusa è un termine rilevato nel decennio successivo.
Commenti
Un esempio che ho sentito un po' di tempo fa ma indimenticabile: in un telefilm americano doppiato in italiano qualcuno descriveva una donna asiatica molto bella e metteva in evidenza i lineamenti delicati e l'incarnato perfetto con la metafora della... porcellina cinese!
Dubito si trattasse di un errore del traduttore, visto che la a e la i non sono vicine sulla tastiera :-)
m