The girl with a dirty mouth
Il post di Ilaria, Terms of abuse, mi dà la possibilità di riprendere a parlare di traduzione, dopo un lungo periodo di "blocco del traduttore" causato da impegni di lavoro esclusivamente sul versante web.
Le differenze fra le lingue iniziano immediatamente: noi parliamo comunemente di parolacce, loro di swear word. Noi enfatizziamo l'infantilismo, loro l'aspetto profano.
Da qui inizia una caduta libera. I false friends dominano il campo, i "calchi" si sprecano e i significati partono per la tangente.
Trovo altri due problemi nella resa delle f-words, l'impatto dello slang, che spesso dimentichiamo, e il passare del tempo. Termini inaccettabili con il tempo appunto diventano blandi.
Ho un amico, oggi cinquantenne, che un tempo potevi insultare come volevi tranne chiamandolo bastardo. Non è l'insulto alla madre, ma una questione politica. Per lui il termine era associato a una ben definita area politica e quindi inaccettabile. Per la mia generazione, quelli dei fratelli più piccoli, questo aspetto è andato perso.
Nel tradurre bisogna tenere conto dell'insulto, quasi sempre di natura sessuale, spesso religiosa, a volte animale, ma anche della sua forza o impatto.
L'errore più comune che commettiamo è, come diceva Ilaria, una forma di calco: bastardo-bastard, cow-vacca. E in questo sbagliano anche i dizionari, per esempio, il Picchi online definisce cow= bitch= vacca, cagna. Ma una semplice ricerca su Wordnet evidenzia che il suo significato non è sessuale ma indica una donna grassa e sgradevole. Rimane un insulto ma non mi stanno dando della puttana ma della strega o della racchia cicciona. (Contestualizzare, sempre contestualizzare.)
Il problema della traduzione degli insulti non è letterale, certo chi è un bastardo/bastard è un illegittimo, indubbiamente cow/vacca/mucca è la femmina del toro. Ma se Danny chiama Jaf "arrogant bastard", io gli direi "stronzo arrogante" o "arrogante figlio di puttana". Vacca, cagna, bastardo, sono traduzioni letterali, oggi forse accettate ma non per questo necessariamente corrette.
In ogni caso la soluzione ai dubbi amletici è sempre la stessa: contestualizzare e controllare quante più fonti possibili. Solo il contesto e il flusso della frase vi potranno dire se fuck (o i suoi derivati fuck you ecc) devono essere resi con cazzo/vaffanculo/fanculizzati/fottiti o anche fottimi, nel caso di giochi di parole sul significato letterale (del tipo fuck you - you wish).
Le differenze fra le lingue iniziano immediatamente: noi parliamo comunemente di parolacce, loro di swear word. Noi enfatizziamo l'infantilismo, loro l'aspetto profano.
Da qui inizia una caduta libera. I false friends dominano il campo, i "calchi" si sprecano e i significati partono per la tangente.
Trovo altri due problemi nella resa delle f-words, l'impatto dello slang, che spesso dimentichiamo, e il passare del tempo. Termini inaccettabili con il tempo appunto diventano blandi.
Ho un amico, oggi cinquantenne, che un tempo potevi insultare come volevi tranne chiamandolo bastardo. Non è l'insulto alla madre, ma una questione politica. Per lui il termine era associato a una ben definita area politica e quindi inaccettabile. Per la mia generazione, quelli dei fratelli più piccoli, questo aspetto è andato perso.
Nel tradurre bisogna tenere conto dell'insulto, quasi sempre di natura sessuale, spesso religiosa, a volte animale, ma anche della sua forza o impatto.
L'errore più comune che commettiamo è, come diceva Ilaria, una forma di calco: bastardo-bastard, cow-vacca. E in questo sbagliano anche i dizionari, per esempio, il Picchi online definisce cow= bitch= vacca, cagna. Ma una semplice ricerca su Wordnet evidenzia che il suo significato non è sessuale ma indica una donna grassa e sgradevole. Rimane un insulto ma non mi stanno dando della puttana ma della strega o della racchia cicciona. (Contestualizzare, sempre contestualizzare.)
Il problema della traduzione degli insulti non è letterale, certo chi è un bastardo/bastard è un illegittimo, indubbiamente cow/vacca/mucca è la femmina del toro. Ma se Danny chiama Jaf "arrogant bastard", io gli direi "stronzo arrogante" o "arrogante figlio di puttana". Vacca, cagna, bastardo, sono traduzioni letterali, oggi forse accettate ma non per questo necessariamente corrette.
In ogni caso la soluzione ai dubbi amletici è sempre la stessa: contestualizzare e controllare quante più fonti possibili. Solo il contesto e il flusso della frase vi potranno dire se fuck (o i suoi derivati fuck you ecc) devono essere resi con cazzo/vaffanculo/fanculizzati/fottiti o anche fottimi, nel caso di giochi di parole sul significato letterale (del tipo fuck you - you wish).
Commenti
in effetti ho dimenticato l'esempio di fucking...la cui resa in fottuta è completamente errata per il diversissimo peso delle due parole. :D
Difficile però renderlo bene...
Se Biden fosse una ragazza fighissima dici che andrebbe bene? :P
M
Mi viene in mente della Madonna, completamente diverso, però l'effetto, seppure molto più blando, è quello di un'esclamazione che non ci si aspetterebbe in quel tipo di contesto (tra l'altro, il riferimento religioso potrebbe avere un valore vagamente sacrilego: chi è competente qui potrebbe fare considerazioni sull'impatto dei tabù linguistici religiosi in italiano e di quelli sessuali in inglese).
Tornando a fucking detto in TV, per gli americani probabilmente ha una valenza aggiuntiva che è impossibile riprodurre in un'altra lingua. Sto pensando a quello che avevo letto nel capitolo The seven words you can't say on television in The Stuff of Thought di Steven Pinker:
«The grammar of fucking in its expletive role made the news in 2003 when NBC broadcasted the Golden Globe Awards and Bono said, “This is really, really, fucking brilliant” on the air. The FCC [Federal Communications Commission] originally chose not to sanction the network because their guidelines define “indecency” as “material that describes or depicts sexual or excretory organs or activities,” and Bono had used the word as “an adjective or expletive to emphasize an exclamation.” Cultural conservatives were outraged, and California Representative Doug Ose tried to close the loophole with the filthiest piece of legislation ever considered by Congress, the Clean Airwaves Act.»
Anche se è passato qualche anno, la discussione su questo tema probabilmente non è stata del tutto dimenticata dagli americani e qui Biden ha usato fucking proprio come Bono allora ;-)
m
Per quanto riguarda il "della madonna" che riporti anche nel post successivo, lo sento molto "jovanottiano prima maniera", cosa che potrebbe creare un interessante parallelismo con il fucking/Bono.
ho approfondito un po' la lettura e i commenti al "commento" di Biden. (via Licia e Language Blog) Forse la forza espressiva non è proprio la stessa ma mi convince la tua idea di un "accordo con i controcoglioni".
Mara