Font: maschile o femminile?
Sto sfogliando il manuale di immagine coordinata di un ente pubblico. A pag. 26 leggo il titolo: la font istituzionale.
Confesso sono anni che mi arrovello, senza però aver mai affrontato seriamente la questione, font è maschile o femminile? (Licia?)
Così, di pancia, credo che la scelta dipenda dal tipo di definizione che si da all'inglese font.
Credo di aver usato font prevalentemente al maschile ma, in effetti, sono tutt'altro che sicura.
Secondo voi qual è l'uso corretto?
Confesso sono anni che mi arrovello, senza però aver mai affrontato seriamente la questione, font è maschile o femminile? (Licia?)
Così, di pancia, credo che la scelta dipenda dal tipo di definizione che si da all'inglese font.
Credo di aver usato font prevalentemente al maschile ma, in effetti, sono tutt'altro che sicura.
Secondo voi qual è l'uso corretto?
Commenti
(Fonte: il mio professore di grafica editoriale).
"Le font (o i font, visto che è di comune uso anche il termine al maschile)..." (Pag. 60 del manuale).
direi che esiste una netta maggioranza a favore del femminile :)
E la font sia.
Come avete fatto giustamente notare, spesso si trova anche al maschile.
Infatti, sempre nello stesso manuale di immagine, il titolo del paragrafo è "la font" ma al suo interno parlano di font (maschile). La mia sensazione è che vogliano in questo modo distinguere fra la font (intesa come serie completa di caratteri) e il font (inteso come tipo di carattere). Mi sembra un po' tirato... :)
Grazie a tutti
Mara
Io credo che in font in font tutto questo è un pre-testo per non arrivare mai alla font.
Risposta: però prima analizzo il testo della mia domanda. Mi accorgo che ho usato due volte il termine Font al femminile (cacchio per par condicio devo usare anche l'espressione «la parola Font») e altre due volte al maschile, ergo... Font_iamocene allegraMente, tanto la verità è sempre al centro.
Pertanto, la domanda Marcella lascia il tempo che trova, così come la mia risposta, il tempo che cerca.
FONT = Fondre (fr.) = Fondere, in piombo i caratteri = quindi per buona pace, la Font.
W le donne
Il termine in italiano è "carattere".
Usa il termine italiano.
Tipicamente i termini inglesi che
entrano nell'uso comune vengono considerati
maschili (IL computer, IL monitor ecc)
sinceramente LA font fa ridere!!!
in realtà quello che hai detto non è propriamente vero (vedi il commento precedente di Licia).
Il monitor e il computer sono al maschile perché sono maschili "schermo" e "calcolatore".
E' anche "carattere" non rende necessariamente font. Ricordati che in inglese si parla di fontface oltre che di font.
A presto
mara
Grazie per il commento
M
http://www.wordreference.com/definizione/font
In fine, per dare un contributo alla discussione, confermo (come dice Ilaria) che l'origine della parola è "polizza" di caratteri, cioè – fisicamente – la valigetta che conteneva la serie completa di caratteri ovvero “le fusioni” di caratteri mobili da usare con il torchio da stampa.
La “font” è la “poliza”, la “valigetta”, la “fonte”, la “raccolta” delle “fusioni” di “singoli caratteri”: “A”, “B”,”C”, ecc..
Se io realizzo un logo con tre “caratteri” diversi: il carattere “T”, il carattere “R”, il carattere “C”, essi posso appartenere alla stessa font o a tre font differenti. Spero che questo esempio metta in chiaro anche la differenza tra le parole “font” e “carattere”. Sembrerebbe in fine che gli unici “appigli” per chi sostiene il maschile della parola "font" siano la traduzione in "tipo di carattere" che non è altro che l'abbreviazione di "tipologia di carattere".
Un saluto affettuoso a tutti.
ti ringrazio molto per aver trovato il tempo di lasciare il tuo commento, che aggiunge molto alla discussione.
Un saluto dal Canada
Mara
Per quel che riguarda font, ecco allora che il Dizionario Sabatini Coletti, il Vocabolario Devoto Oli e il Vocabolario Treccani registrano entrambi i generi, ovviamente senza dare indicazioni su quale sia “preferibile”, mentre il Vocabolario Zingarelli probabilmente sceglie di documentare solo il genere che ha maggiore frequenza, ricavando i dati da appositi corpora (e i risultati dei motori di ricerca, per quanto approssimativi, confermano che il font ha una frequenza 4-5 volte maggiore di la font).
http://www.mauriziopistone.it/testi/discussioni/mancanoparole_font.html
(Unico appunto: dubito che Charles Estienne fondesse caratteri).
Prima questione:
In inglese so che in realtà font e typeface non sono considerati sinonimi: font si riferisce al file o alla singola cassa tipografica, typeface all'aspetto visivo del carattere nel suo insieme.
Quindi il typeface è, ad esempio, il Garamond Simoncini, che include tondi, corsivi, maiuscoletti. Font è il singolo file (e in precedenza la cassa di caratteri) pronto all'uso (times.ttf, timesitalic.ttf etc).
Font è in pratica un termine tecnico, rispetto a typeface, che dovrebbe essere un termine più generico.
Il vero problema è che non mi sembra esista in italiano un vero equivalente di uso comune al termine typeface.
Si usa spesso font (improprio), o [tipo(logia) di] carattere(i) [tipografico(i)], in tutte le possibili combinazioni (un po' ambiguo perché centrato sul termine carattere, che ha due o tre significati opposti tra loro nello stesso dominio).
Qualcuno può aiutarmi?
Seconda questione (descrittiva e oziosa):
In ambito professionale in Italia si usa quasi esclusivamente font al femminile, perché si sottintende tutta la faccenda dell'origine storica (e del fatto che fosse un termine francese e che quindi in italiano prenda il femminile): usare font al maschile in ambito tipografico significa o ignorare la questione o essere deliberatamente provocatori.
Quest'ultimo potrebbe essere un valido motivo per usare font al maschile, ma vale solo in precisi contesti.
Saluti!
come avrai già compreso dagli altri commenti e dai vari post sull'argomento (sia su quest blog sia su quello di Licia Corbolante), la situazione non è esattamente così limpida. Soprattutto il fatto che il termine sia stato tradotto così da Microsoft non implica affatto che sia la scelta giusta :) La localizzazione è una specializzazione particolare che segue regole legate al software e al codice.
A presto
Mara
si sta creando un po' di confusione. Qui stiamo parlando di prestiti, font è un termine informatico, preso a sua volta dal mondo tipografico. In italiano esiste il corrispettivo, la polizza di caratteri. Non sto naturalmente affermando che dovremmo dire così al posto di font ma che dovremmo rispettare le regole dell'italiano D
Metto sul fuoco altra carne: tempo fa in seguito ad una discussione sull'argomento mi era stato detto che "carattere" è un termine legato prettamente alla stampa con i "caratteri mobili" appunto, i piombi; mentre le "font" sono esclusivamente i tipi di lettere digitali, ".ttf" ecc... per intenderci. Non ho ancora avuto modo di documentare l'attendibilità della cosa, quindi intanto chiederei un vostro parere.
credo che l'unica persona veramente competente a risponderti sia Licia di Terminologia&co. Come terminologa è forse l'unica che non necessiti di un giro fra vocabolari, enciclopedie e simili :)
Provo a chiederlo a lei
M
in realtà un file è un documento, non una cartella. :)
M
Lascio la mia osservazione.
Per qualcuno qui è affidabile Zanichelli ma per altri può essere affidabile la Treccani dove si dice che il termine è usato sia al maschile che al femminile senza affermare che uno sia più corretto dell'altro.
Io lavoro nel settore tecnologico da prima di Internet, e dalle mie parti si è sempre detto "UN FONT" e non "UNA FONT", termine invece che ho iniziato a sentire solo da 5-6 anni a questa parte.
Per cui io continuerò a utilizzarlo in forma maschile e continuerò a diffondero in questo modo.
Tra 100 anni quando il 90% delle persone lo useranno al maschile allora potremo dire che chi lo usa al femminile, sbaglia (o viceversa!).
Ciao e grazie a tutti.
Un atteggiamento certamente snob che può far sorridere ma si tratta una buona pratica per capire dal primo momento se ci si trova di fronte al solito principiante. Ogni professione ha le proprie consuetudini, lessico, sfumature: nel bene e nel male.
Ci sono poi quelli che si definiscono "informatici", particolarmente interessanti se di derivazione Microsoft, che loro da quando usavano "l'emme-essedos" l'hanno sempre chiamato così, e così si chiama e chiamerà per sempre! Ok si chiama così, rilassatevi.
Un saluto a tutti
John