Modello a tendere

Quanto è burocratica una lingua se hai bisogno della traduzione inglese per capirla?

Sto cercando di tradurre (in italiano chiaro) un testo sul sistema di valutazione del personale. Mi sono bloccata alla prima frase dove parla di

la messa a punto di un modello a tendere per la correlazione ...

Mi sono fermata qui, a quel "modello a tendere" che mi fa sentire un'idiota per non avere idea di cosa sia esattamente. (Pare che i colleghi la trovino espressione chiara se non felice.)

Devo passare da proz per comprenderlo. Sfortunatamente non posso usare to-be per l'italiano.

A qualcuno viene in mente un'espressione migliore?

Commenti

ilaria ha detto…
Ci pensavo qualhe giorno fa: sugli autobus cittadini è stato leggermente cambiato il sistema di salita. Si entra solo dalla porta davanti, quella dietro serve - credo - ai controllori. Dico "credo" perché non sono sicura. C'è tanto di simbolino con il divieto d'accesso, ok, ma sul simbolino c'è scritto "ausiliaria". Che vorrà poi dire, "ausiliaria"? Penso sia una domanda che si fanno in tanti (per lo più anziani), mentre aspettano invano, con aria confusa, che l'autista apra. Ma togliere quell'"ausiliaria" (magari rendendo più chiaro il segnale di divieto), che a chi usa l'autobus non serve a niente, era così difficile?
Anonimo ha detto…
"modello a tendere" (to be, appunto) fa parte dell'orribile gergo di chi si occupa di organizzazione aziendale ed è contrapposto a "modello organizzativo esistente" (as it). Insomma, quello che vorremmo essere e quello che, ahimè, siamo. Non contenti di straparlare di innovazione, eccellenza, visione, creatività, costoro inventano termini per rivestire il nulla.
Mara ha detto…
Ciao Giuseppe,

grazie per il commento. Mi piace la tua definizione "termini per rivestire il nulla" :)

A volte lo penso anche io.

A presto

Mara